
«Credo che nei Castelli Romani esista una tale sovrabbondanza di tradizioni, usanze, leggende e materiali folklorici, che ci vorrebbe un vero esercito di raccoglitori per mietere tutta la magnifica raccolta». Così si leggeva in un lungo articolo sulle leggende e le superstizioni dei Castelli Romani uscito alla fine dell’Ottocento. Era il primo sull’argomento e ne era autrice l’enigmatica Roma Lister, eccentrica figura di intellettuale aristocratica e cosmopolita, romana di nascita ma inglese fino al midollo. Un testo dimenticato, e ai più del tutto sconosciuto, che finalmente rivede la luce insieme a uno scelto zibaldone dei formidabili lavori sul campo di Maria Pia Santangeli e Ugo Onorati. Streghe, fantasmi, folletti, lupi mannari, anime sante, chiocce d’oro, tesori nascosti, rimedi miracolosi: da secoli i verdi borghi dei Castelli Romani custodiscono un patrimonio di credenze popolari che affascinano, rassicurano e inquietano allo stesso tempo. Storie incredibili, raccontate attorno ai focolari e tramandate di generazione in generazione, che rivivono in queste pagine attraverso narrazioni che rispettano il dettato popolare, reso intimo da uno stile semplice, a tratti ironico e sempre coinvolgente. Un viaggio imperdibile alla scoperta dell’incanto misterioso di uno dei territori più suggestivi d’Italia.